Come organizzare lo spazio di lavoro
Anche quando non è possibile avere una scrivania dedicata o uno studio
La mia conquista più importante, in termini lavorativi, è stata il mio studio. Pur essendo uno spazio parzialmente in condivisione con mia moglie e mia figlia, è principalmente il mio regno: quando la porta è chiusa, bisogna bussare prima di entrare, perché sto lavorando. E questa è la cosa che più fa la differenza per uno spazio di lavoro: ci dev’essere una porta o un qualcosa che dica a chi si affacci per interromperti “No, sto lavorando”.
Chiusa la porta, uno spazio di lavoro per essere considerato tale deve avere tre elementi:
scrivania;
sedia;
poggiapiedi.
Mentre i primi due sono abbastanza ovvi, il terzo è una di quelle cose di cui senti la mancanza solo quando non ce l’hai. Non è solo una questione di comodità: tenere le cosce un po’ più in alto rispetto al bacino, o comunque non pendenti verso il basso, aumenta la concentrazione (è una di quelle cose che ho imparato scrivendo La Pratica - Comprendere la meditazione, superare le difficoltà e stabilire un’abitudine salutare).
Per quanto riguarda la sedia, prima di ordinare una poltrona da ufficio ti consiglio di provare le diverse sedie che hai in casa. Io dopo aver lavorato un paio di giorni seduto su una vecchia sedia di mia moglie. non ho più ordinato quella che avevo messo nel carrello di Amazon. La cosa a cui prestare maggior attenzione è la schiena: mantenere la schiena diritta è un’altra di quelle cose che favoriscono la concentrazione, oltre al fatto che è la corretta posizione per non stancarsi o peggio sviluppare una scoliosi.
Piccolo trucco: cerca quei due ossicini che hai nel sedere e si chiamano ischi e sieditici sopra, scaricherei meglio il peso del tuo corpo e manterrai la schiena dritta più facilmente.
Come organizzare la scrivania
Nella foto la mia scrivania.
La scrivania è ovviamente la parte più importante di uno spazio di lavoro e il primo consiglio che ho da darti è quello di prendere un tavolo e fare piazza pulita di tutto quanto ci sia sopra. Ogni oggetto sulla tua scrivania richiede la tua attenzione ed è potenzialmente fonte di distrazione.
La prima cosa che ho fatto quando ho comprato la scrivania è stata metterci sopra uno di quei mobiletti porta monitor che sotto ci metti di tutto e un porta-tutto di cui alla fine è rimasto solo il portapenne. Il mobiletto l’ho rimosso perché serviva solo ad accumulare cose sulla scrivania e polvere su se stesso.
Nello spazio vuoto davanti a te puoi mettere il computer, se usi questo per lavorare.
A sinistra o destra, puoi sistemare agenda e un portapenne, che accoglierà anche altre cose come forbici, adattatori per il computer, righello….
Col tempo tenderai ad accumulare un sacco di cose sulla scrivania, e per questo consiglio di rimuovere tutto e fare ordine alla fine di ogni sessione di lavoro, lasciando solo l’indispensabile per riprendere a lavorare.
Cosa c’è sulla mia scrivania:
porta occhiali, dovendo usarne un paio per vedere da vicino;
uno schermo 27 pollici, a cui collego il mio MacBook;
un porta-computer, che ospita il mio Mac;
un portapenne;
l’agenda di lavoro;
auricolari o cuffie;
timer per applicare la tecnica Pomodoro;
una lampada, che uso per lo più nel pomeriggio;
un Google Home, che uso per mettere della musica quando sono da solo;
uno snake con cui gioco quando devo riflettere su qualcosa;
tastiera e mouse.
Monitor, tastiera e mouse
Saranno oggetto di un approfondimento successivo, ma per il momento di consiglio solo di riflettere sul fatto che, se lavori con un computer, la maggior parte del tuo tempo è speso a interagire con un monitor, una tastiera e un mouse, e quindi su questi varrà la pena investire tempo e risorse.